• Il Cesanese “Matidia” di Casale del Giglio è un rosso prodotto nella zona dell’agro pontino con l’omonimo vitigno autoctono laziale. Si tratta di un’area che ha alle spalle una storia recente, iniziata solo nel secondo dopoguerra, a seguito della definitiva bonifica dei primi decenni del ‘900.

    I terreni vocati e il clima mite, permettono ottime maturazioni delle uve con aromi ricchi, che esprimono una piacevole fragranza di frutta rossa matura. Il vino prende il nome da un’importante nobildonna romana della dinastia degli Antonini, nipote dell’imperatore Traiano, che ottenne il titolo di Augusta e la dedica di un tempio nel Campo Marzio a Roma.

  • il Merlot è sinonimo di morbidezza e piacevolezza, specialmente se coltivato nelle zone dove le complete maturazioni possono esaltarne le dolcezze strutturali. Il vino che nasce è quindi figlio di una natura mai doma, prepotente, ma che diviene docile ed intrigante al sole di queste colline. A tutto questo, si aggiunge il calore del suo colore e l’intensità fruttata dei suoi profumi, rendendolo così un vino capace di sposarsi con la più autentica cucina toscana.

  • L'Etna Rosso DOC "Cuba" firmato Monteleone nasce da vecchie viti ad alberello impiantate, nel lontano 1935, su suoli vulcanici, con media presenza di scheletro, prevalentemente sabbiosi. Affinato per un anno in tonneaux di rovere francese e, poi, lasciato riposare in bottiglia per altri 12 mesi, è un rosso piacevolmente fragrante, ben strutturato ed eppur carezzevole al palato. Da provare.

  • Il Dolcetto d'Alba DOC “Tre Vigne”, prodotto dalla cantina Vietti, è ottenuto da uve raccolte in vigneti cha hanno un’età variabile tra i 25 e i 30 anni. Dopo essere stato vinificato in vasche d’acciaio, riposa per dieci mesi in botti di rovere grandi, per poi essere imbottigliato senza filtrazione. Versatile ed eclettico negli abbinamenti gastronomici, risulta generoso concedendosi apertamente in tutte le sue componenti, sia olfattive che gustative. È un buon vino ideale per passare belle serate a tavola tra amici.

  • Il Dolcetto, classico vino da desco della tradizione piemontese, è il compagno ideale per ogni tipo di occasione. Suadente e pieno, accattivante come una giornata di sole in primavera, accompagna idealmente primi piatti con ricchi condimenti, carni alla brace e aperitivi sfiziosi. Già al primo approccio, il Dolcetto Rian spicca per la sua grande personalità: al naso sono evidenti ora le spezie, con note inconfondibili di finocchio selvatico, ora la frutta, con percezione di susine ben mature, ciliegia marasca e piccoli frutti di bosco. In bocca stupisce la sua facilità di beva accompagnata dalla ricchezza e dalla morbida acidità.

  • Il Dolcetto d'Alba DOC a firma Pio Cesare nasce da vigneti di proprietà siti a Treiso e Roddino e da quelli di alcuni viticoltori che, ormai da decenni, conferiscono le uve all'azienda. Affinato in acciao, al fine di ottenere un vino dalla beva fresca ed immediata, è un rosso dal frutto generoso e appagante.

  • Un rosso frutto di un assemblaggio delle varietà tipiche della zona: Massareta, Albarossa, Alicante. “Circvs” è un rosso la cui vinificazione avviene esclusivamente in acciaio per mantenere freschezza e aromaticità.

    Ne deriva un vino di grande equilibrio, fine e disteso, straordinariamente territoriale ed espressivo, nella migliore tradizione di Lunae e del territorio.

  • Il vino rosso ‘Vernaiolo’ Rocca delle Macie è un Chianti DOCG che deve il suo nome al latino ‘vernale’, ovvero primaverile. È infatti questo il periodo dell’anno dove viene imbottigliato. Al naso si apprezzano netti sentori di frutti rossi maturi. In bocca è fresco, morbido e sapido.

  • Il Cannonau Riserva di Pala è uno di quei vini rossi che sorprendono per la struttura e l’eleganza che riescono a regalare. Un grande frutto della terra nuragica; un territorio a cui il Cannonau è indissolubilmente legato dal 1200 a.C., infatti in un nuraghe venne trovato un suo vinacciolo.

    Siamo a Is Crabilis, una collina ricca di calcare e sabbia interamente coperta da viti; qui i suoli, ricchi di scheletro, dominano buona parte della vallata grazie ai 220 metri di altitudine. Il Cannonau Riserva di Pala nasce su vigne di oltre 35 anni, esposte a Sud e Nord-Ovest, grazie alla mano sapiente di una delle più importanti cantine sarde. Una cantina che ha saputo fare la storia della viticoltura di questa regione e che ci regala vini fortemente territoriali, con uno straordinario rapporto qualità/prezzo.

  • Il Monica “I Fiori” di Pala è un rosso che rende omaggio al territorio e alle memorie vitivinicole della Sardegna. Il Monica, un vitigno autoctono tradizionale, presentato in quest’etichetta con una veste tipicamente varietale, che sia al naso sia in bocca si muove con gentilezza, grazie a note e sapori lineari sviluppati con ordine, senza nessuna sbavatura. Una bottiglia interessante anche per il rapporto qualità-prezzo con cui è proposta, incentivante per chi è incuriosito dal provare un varietale tipico dell’isola.

  • Questo vino è la prova vivente di come il Sangiovese riesca a dare differenti espressioni di sé a seconda del terreno dove viene coltivato, dei differenti cloni usati e del tipo di vinificazione applicata. Il Chianti Classico Tenuta Sant’Alfonso è uno dei vini storici dell’azienda e uno dei prestigiosi Cru prodotto con uve 100% Sangiovese provenienti esclusivamente dalla tenuta omonima. Dall’esperienza acquisita nella gestione dei vigneti è emerso che i terreni più ricchi in argilla e più poveri in scheletro di questa proprietà, uniti all’uso di specifici cloni di Sangiovese portano ad uno sviluppo e maturazione delle uve con maggiore concentrazione di polifenoli e di sostanze aromatiche. Il risultato è questo Chianti Classico ricco e polposo con sentori fruttati di amarena e mora e note speziate di liquirizia e caffè e una struttura gustativa armonica e piacevole

  • La "Riserva di Fizzano" è un chianti classico Gran Selezione carico di fascino e di territorialità. I vigneti da cui provengono le uve di questa Gran Selezione provengono integralmente dalla Tenuta di Fizzano. Dopo la fermentazione il vino affina per circa due anni in botti di rovere francese da 35 hl e una piccola parte matura invece in barriques da 225 lt per alcuni mesi. Ulteriore affinamento di un anno in bottiglia prima del rilascio. Un chianti classico Gran Selezione merita sempre attenzione speciale ma il Riserva di Fizzano è capace di catalizzare l'attenzione di chi ha il piacere di berlo per la splendida maniera che ha di presentare la profondità del sangiovese.