• Albìola rappresenta uno dei più antichi insediamenti del Lazio, sorto all’incirca nel IX secolo a.C. E avente, ai suoi albori, la stessa importanza di Roma. Un rosato frutto di un attento assemblaggio a base di syrah, vinificato e lasciato maturare in sole vasche di acciaio, che nel bicchiere si svela con tutta la sua naturale freschezza ed intensità. Particolarmente fruttato, il Lazio Rosato IGT “Albiola” 2015 di Casale del Giglio, è rosato che è possibile declinare nelle occasioni più diverse, dall’aperitivo fino ad una bella cena tra amici.

  • 250 ml

    profumazioni: Lavanda, mandorla, frutti amari, limone, neutro

  • Serragrilli è una dolce collina nel Comune di Neive esposta a sud-ovest, dove i grappoli di Nebbiolo ricevono i raggi del sole fino a tarda sera. Il terreno ha struttura e composizione uniforme. Il suolo è compatto e la correlazione tra macro e microelementi è omogenea , argilla e calcare sono coperti da un adeguato mantello di sabbie quarzose e limo finissimo. Il vigneto si estende nella parte alta della collina, sino a raggiungerne il crinale.

    Riconosciuta da sempre come zona ad alta vocazione viticola, Serragrilli produce un Barbaresco di grande piacevolezza: al gusto deciso e corposo ma, nello stesso tempo, armonico ed equilibrato, con tannini dolci, mai troppo in evidenza, che gli assicurano un’ottima longevità. Il Barbaresco Serragrilli raggiunge la maturità dopo 4 anni dalla vendemmia e il plateau di maturazione è compreso fra i 4 e i 20 anni.

    Il colore è rosso rubino, con riflessi granato. Il profumo è intenso, persistente, con netto sentore di piccoli frutti, rosa canina e spezie. Il sapore è pieno, corposo, ma, nello stesso tempo, armonico ed equilibrato, con tannini dolci, mai troppo in evidenza.

  • Il Barbaresco DOCG a firma Pio Cesare è prodotto a partire da uve provenienti da vigneti di proprietà allevati in zone ad alta vocazione vitivinicola, come quella di Treiso e di San Rocco Seno d’Elvio. Affinato in legno per circa 30 mesi, è un Barbaresco di stile classico, elegante e fine, piacevolmente concentrato e di lunga vita.

  • Peiragal è un antico termine dialettale piemontese, che identifica colline di buona pendenza costituite da grandi formazioni di terreno calcareo argilloso molto compatto, con pietre di grandi dimensioni. Queste condizioni limitano l’assorbimento delle piogge e favoriscono un radicamento molto profondo delle viti, alla ricerca dell’umidità che risale, per capillarità, dagli strati profondi. Il risultato è la produzione di grappoli spargoli e, quindi, di un vino assai strutturato, con moderata acidità, presenza alcolica ben bilanciata e tannini dolci, mai troppo in evidenza.

  • La Barbera d’Alba è il più tradizionale dei vini piemontesi. L’uva proviene da vigneti caratterizzati da terreni prevalentemente calcareo argillosi, alternati a strati di marne biancastre, in grado di assicurare al vino una struttura eccellente e dotarlo di un carattere vigoroso ma equilibrato. Il Disciplinare di produzione consente di vinificare il Barbera d’Alba anche in assemblaggio con una piccola percentuale (fino al 15%) di Nebbiolo d’Alba, per accrescerne finezza ed eleganza. Le Cantine dei Marchesi di Barolo utilizzano questa opportunità che, unitamente alla scelta delle posizioni dei vigneti e all’attenzione alla perfetta maturazione dei grappoli, consente di ottenere un vino più morbido, con maggiore struttura, ma di ridotta acidità.

  • La Barbera d’Alba di Pio Cesare è intensa, energica e strutturata, merito anche dell’affinamento in botti e barrique per 12 mesi. Emana profumi di amarene, frutti di bosco, pepe e spezie selvatiche. Il sorso rivela vigore e intensità ma anche equilibrio e buona freschezza

  • <a href="#" target="”_blank”" rel="noopener noreferrer"><img class="wp-image-20284 alignleft" src="/wp-content/uploads/2020/05/pdf-icon.png" alt="" width="22" height="28" /></a> Scheda tecnica

  • Nebbiolo profumi intensi e fini, che ricordano la menta selvatica.

    Colore rosso rubino tendente al granato. Profumo intenso con netto sentore di rosa, liquirizia, spezie ed erbe aromatiche, in particolare la menta selvatica. Gusto pieno, elegante, di buon corpo. Anche il colore delicato e la struttura, confermano un Barolo di immediata piacevolezza, equilibrio ed armonia.

    Il Barolo Coste di Rose raggiunge la maturità dopo 4 anni dalla vendemmia e il plateau di maturazione è compreso fra i 4 e i 20 anni.

  • Il Barolo DOCG a firma Pio Cesare, al fine di dar vita a un rosso rappresentativo dei vari e grandi terroirs della zona natia, è prodotto, da sempre, utilizzando uve provenienti da ben quattro, diverse, vigne di proprietà. Affinato in legno per circa 30 mesi, si distingue, fin da subito, per fascino e complessità; il sorso è potente e di lungo appagamento.

  • La Tenuta Castello della Sala è di proprietà della famiglia Antinori dal 1940 e si trova nella bellissima Umbria, vicino ad Orvieto. Il clima fresco e il suolo argilloso della zona sono ideali per ottenere eccellenti vini bianchi come questo, che matura in barriques di rovere francese nelle profonde cantine del Castello medievale. Prodotto dal 1994, è un vino di classe, in perfetto stile Antinori; giallo brillante alla vista, con tenui riflessi verdognoli, profumato di ananas, agrumi e vaniglia, dal gusto fresco, di buona mineralità e acidità, in equilibrio con leggere note fruttate e di legno

  • Come i migliori produttori tradizionali di Montalcino, anche Col d’Orcia utilizza da sempre per la maturazione dei suoi Brunello grandi botti di rovere di Slavonia. Tradizione significa infatti rispetto per l’essenza del Sangiovese di Montalcino che risiede nella potenzialità di invecchiamento, nel miglioramento del vino attraverso la lunga permanenza nel legno e nel conseguente invecchiamento in bottiglia. Il Brunello di Montalcino DOCG di Col d’Orcia viene quindi invecchiato per tre anni nelle grandi botti di rovere prima dell’imbottigliamento e viene tenuto in cantina un anno prima dell’uscita sul mercato.

  • Albìola rappresenta uno dei più antichi insediamenti del Lazio, sorto all’incirca nel IX secolo a.C. E avente, ai suoi albori, la stessa importanza di Roma. Un rosato frutto di un attento assemblaggio a base di syrah, vinificato e lasciato maturare in sole vasche di acciaio, che nel bicchiere si svela con tutta la sua naturale freschezza ed intensità. Particolarmente fruttato, il Lazio Rosato IGT “Albiola” 2015 di Casale del Giglio, è rosato che è possibile declinare nelle occasioni più diverse, dall’aperitivo fino ad una bella cena tra amici.

  • 250 ml

    profumazioni: Lavanda, mandorla, frutti amari, limone, neutro

  • Serragrilli è una dolce collina nel Comune di Neive esposta a sud-ovest, dove i grappoli di Nebbiolo ricevono i raggi del sole fino a tarda sera. Il terreno ha struttura e composizione uniforme. Il suolo è compatto e la correlazione tra macro e microelementi è omogenea , argilla e calcare sono coperti da un adeguato mantello di sabbie quarzose e limo finissimo. Il vigneto si estende nella parte alta della collina, sino a raggiungerne il crinale.

    Riconosciuta da sempre come zona ad alta vocazione viticola, Serragrilli produce un Barbaresco di grande piacevolezza: al gusto deciso e corposo ma, nello stesso tempo, armonico ed equilibrato, con tannini dolci, mai troppo in evidenza, che gli assicurano un’ottima longevità. Il Barbaresco Serragrilli raggiunge la maturità dopo 4 anni dalla vendemmia e il plateau di maturazione è compreso fra i 4 e i 20 anni.

    Il colore è rosso rubino, con riflessi granato. Il profumo è intenso, persistente, con netto sentore di piccoli frutti, rosa canina e spezie. Il sapore è pieno, corposo, ma, nello stesso tempo, armonico ed equilibrato, con tannini dolci, mai troppo in evidenza.

  • Il Barbaresco DOCG a firma Pio Cesare è prodotto a partire da uve provenienti da vigneti di proprietà allevati in zone ad alta vocazione vitivinicola, come quella di Treiso e di San Rocco Seno d’Elvio. Affinato in legno per circa 30 mesi, è un Barbaresco di stile classico, elegante e fine, piacevolmente concentrato e di lunga vita.

  • Peiragal è un antico termine dialettale piemontese, che identifica colline di buona pendenza costituite da grandi formazioni di terreno calcareo argilloso molto compatto, con pietre di grandi dimensioni. Queste condizioni limitano l’assorbimento delle piogge e favoriscono un radicamento molto profondo delle viti, alla ricerca dell’umidità che risale, per capillarità, dagli strati profondi. Il risultato è la produzione di grappoli spargoli e, quindi, di un vino assai strutturato, con moderata acidità, presenza alcolica ben bilanciata e tannini dolci, mai troppo in evidenza.

  • La Barbera d’Alba è il più tradizionale dei vini piemontesi. L’uva proviene da vigneti caratterizzati da terreni prevalentemente calcareo argillosi, alternati a strati di marne biancastre, in grado di assicurare al vino una struttura eccellente e dotarlo di un carattere vigoroso ma equilibrato. Il Disciplinare di produzione consente di vinificare il Barbera d’Alba anche in assemblaggio con una piccola percentuale (fino al 15%) di Nebbiolo d’Alba, per accrescerne finezza ed eleganza. Le Cantine dei Marchesi di Barolo utilizzano questa opportunità che, unitamente alla scelta delle posizioni dei vigneti e all’attenzione alla perfetta maturazione dei grappoli, consente di ottenere un vino più morbido, con maggiore struttura, ma di ridotta acidità.

  • La Barbera d’Alba di Pio Cesare è intensa, energica e strutturata, merito anche dell’affinamento in botti e barrique per 12 mesi. Emana profumi di amarene, frutti di bosco, pepe e spezie selvatiche. Il sorso rivela vigore e intensità ma anche equilibrio e buona freschezza

  • <a href="#" target="”_blank”" rel="noopener noreferrer"><img class="wp-image-20284 alignleft" src="/wp-content/uploads/2020/05/pdf-icon.png" alt="" width="22" height="28" /></a> Scheda tecnica

  • Nebbiolo profumi intensi e fini, che ricordano la menta selvatica.

    Colore rosso rubino tendente al granato. Profumo intenso con netto sentore di rosa, liquirizia, spezie ed erbe aromatiche, in particolare la menta selvatica. Gusto pieno, elegante, di buon corpo. Anche il colore delicato e la struttura, confermano un Barolo di immediata piacevolezza, equilibrio ed armonia.

    Il Barolo Coste di Rose raggiunge la maturità dopo 4 anni dalla vendemmia e il plateau di maturazione è compreso fra i 4 e i 20 anni.